Glamour e coronavirus

Ragazzi, speravo il coronavirus fosse una mia esagerata paranoia, invece dall’ultimo articolo le cose si son messe male veramente.

Niente polemiche sulla gestione dell’allarme da parte delle forze politiche del nostro Paese e andiamo oltre. Non ci resta che affrontare questo virus arrivato anche da noi, giorno per giorno, seguendo le indicazioni ufficiali.

Io da sabato sono chiusa in casa, non ho avuto grossi impegni mondani il weekend. Certo, mi rosica non essere alla Milano Fashion Week, ma la mia ipocondria ne giova.

Come la mettiamo invece per i prossimi giorni? Al momento nelle regioni Veneto e Lombardia tutti gli eventi pubblici sono annullati e anche proprio la MFW (da martedì scorso a oggi, 24 febbraio) ha fatto i conti con l’aggravarsi della situazione coronavirus.

China, we are with you

Alla iniziale paura dilagante la Camera della Moda ha risposto con l’iniziativa China, we are with you, un messaggio ai designer, alle aziende e a tutti gli operatori della moda cinesi che sono isolati nel loro paese per il virus.

Si tratta di una sorta di ponte che ci collega con il Paese asiatico, anche grazie al progetto che vede la presentazione a distanza delle collezioni di otto designer cinesi emergenti. Un modo per sentirci più vicini e rompere, anche solo virtualmente, le barriere esistenti:

Tre brand cinesi, Hai, Riconstru e Angel Chennon, non hanno terminato le loro collezioni A/I 20-21 per portarle in passerella a Milano perché le fabbriche sono chiuse e più di mille tra buyer e consulenti non hanno potuto lasciare la Cina.

Anche nel mondo della moda italiana scatta l’allarme coronavirus

Inaugurata con lo spettro dell’epidemia la settimana della moda milanese si conclude inaspettatamente. A quanto pare le barriere non hanno tenuto e i recenti sviluppi del coronavirus in Italia ci vedono invece investiti in prima persona.

Ieri Armani è stato il primo a decidere responsabilmente di tenere a porte chiuse, senza stampa, buyer e ospiti, la sua sfilata Giorgio Armani.

Per me, da casa, poco male, la si può vedere in live streaming sul sito dell’azienda. La collezione è bellissima e il fine show con alcuni capi Armani Privé P/E 2009 e 2019 ispirati proprio alla Cina e indossati da modelle asiatiche è unico e intenso.

Ma è l’uscita finale di re Giorgio, con tanto di immancabili saluti e ringraziamenti, anche senza pubblico, un momento che segna la storia della moda:

Non è il solo appuntamento nel calendario della Milano Fashion Week a saltare. Stessa scelta per Remo Ruffini e Lavinia Biagiotti e le rispettive sfilate Moncler Genius e Laura Biagiotti, anche queste in live streaming sui siti e sui profili social delle maison di moda, come via precauzionale e a tutela della salute di tutti.

Gli annullamenti arrivano alla luce delle precauzioni previste dal decreto di legge varato dal Consiglio dei Ministri sulle misure relative al coronavirus. L’allerta in Lombardia aumenta.

La collezione Laura Biagiotti è molto green e naturale. I colori evocano il bosco e la campagna, nonchè messaggi di etica e sostenibilità:

Vediamoci ora qualche passerella, col pubblico

I primi giorni, più o meno sereni, abbiamo visto la bellissima collezione Genny, sensuale e iperfemminile. Il tema è il viaggio nell’accezione di soffuso esotismo. La donna è garbatamente sia seduttiva e diva, che business woman sartoriale e couture:

Come quella di Giorgio Armani, anche la collezione Alberta Ferretti è fluida, libera di esprimere la sua femminilità, anche in capi che ricordano il maschile.

La moda sta riflettendo molto su questo argomento e qui la dedica è alla donna contemporanea e a una nuova idea di eleganza e di seduzione, dove convivono outfit da giorno liberi dagli stereotipi e sofisticati e abiti da sera dai nuovi volumi ampi e leggeri:

Bottega Veneta fa sfilare il menswear accanto al womenswear, in quella formula che gli addetti ai lavori chiamano co-ed:

La collezione è minimale, pulita e rigorosa, un’interpretazione unica del lusso moderno. Frange, pizzi e tessuti plissettati sono reinterpretati: non sono ridondanti, ma funzionali al mood asciutto e metropolitano.

Presente in prima fila il nostro regista preferito, sempre attento alla moda, Luca Guadagnino:

Chiudo con le immagini e parole di Prada che ben descrivono il momento attuale.

La collezione esalta la frivolezza delle donne, che è poi la loro forza. E’ una collezione persino sexy, da parte della stilista Miuccia Prada che la sensualità fine a se stessa l’ha sempre evitata:

Gli elementi estremamente femminili, come gli accessori, rompono palesemente gli indugi e riscoprono il diritto di prendere posizione nel dibattito mai finito tra rinnovamento e conservazione della cultura sociale.

Così, a proposito dell’emergenza sanitaria, afferma:

‘In un mondo sempre più complesso e difficile eventi del genere capiteranno sempre più spesso. Il problema è lavorare e vivere, bisogna lavorare, anche se succedono cose brutte e difficili, dobbiamo reagire’.

(D. B.)

 

3 Comments

  • lucia7007 3 Marzo 2020 at 14:43

    C’è da dire che questo virus ha messo in ginocchio l’economia, la moda si è fermata e ha creato non pochi disagi. Speriamo si risolvi al più presto, fortunatamente si può cmq interagire con i supporti tecnologici

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  • M.Claudia Pirani 5 Marzo 2020 at 19:15

    Spero che trovino presto un vaccino per questo virus, non solo per l’economia, ma per il bene di tutti.

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  • Katrin Poe Mg 19 Giugno 2020 at 11:50

    Hm non sono una grandissima fan di Prada ma ammetto che effettivamente, la sua nuova collezione mi ha stupita anche gli altri stilisti comunque hanno saputo dare il meglio, in una situazione come questa, che a distanza di tempo, ancora ne sappiamo poco anzi forse meno di prima, chissà come cambierà la moda nei prossimi mesi, io nel frattempo do un occhio alla nuova collezione di Karl Lagerfeld secondo me tra le più audaci proposte del 2020.

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