Guadagnino mangia tutti! Ma che glamour!

Luca Guadagnino si mangia letteralmente tutti gli avversari al Festival del Cinema di Venezia!

Inizio dalla fine, cioè dalla serata di premiazione e dalla scorpacciata di statuette vinte dal nostro regista preferito alla Mostra internazionale d’arte cinematografica preferita.

Con il film Bones and All Guadagnino si prende finalmente ciò che merita: il riconoscimento ufficiale (doppio, in deroga ai regolamenti sul cumulo dei premi) alla sua statura di regista.

Guadagnino - Leone d'Argento

Il Leone d’argento per la miglior regia (non andava a un italiano dal 1994) e il Premio Mastroianni alla sua interprete emergente Taylor Russell sono solo il prelibato dulcis in fundo della mia abbuffata di quest’anno al Festival di Venezia.

Guadagnino - Taylor Russel

Il mio famelico festival

La ricetta è facile e gli ingredienti davvero appetitosi. Insomma, per dirla con Sordi: M’hai provocato e io me te magno!

Che ve lo dico a fare? Il lido durante il Festival, quest’anno dal 31 agosto al 10 settembre, è sempre magico.

Riconfermata l’ottima soluzione di alloggio al Doge Beato Apartment a Malamocco, questa 79ª edizione me la sono proprio gustata. Ho affinato, non solo, le tecniche per assaporarmela al meglio, ma anche i miei gusti culinari, pardon!, cinematografici.

Già così il menù era super stellato. Insomma, tra i film candidati, la presenza proprio dell’ultimo lavoro di Luca Guadagnino da me tanto atteso, mi ha mandata in brodo di giuggiole.

Mettici poi che, come protagonista, Guadagnino ha richiamato a sè niente po’ po’ di meno che il suo pupillo in Chiamami col tuo nome, l’altra mia squisita ossessione, Timothée Chalamet, e la frittata è fatta!

Certo, anche l’anno scorso c’erano entrambi: l’uno, più accessibile, in giro per il festival, l’altro blindatissimo con il kolossal Dune. Stavolta però, di nuovo insieme e presenti con un film in concorso, è stato il massimo che si potesse desiderare!

Luca Guadagnino - Timothée Chalamet

Aggiungiamoci la ciliegina sulla torta, cioè la cricca super cool che ruota attorno a questi due, ed è normale a questo punto che sopraggiunga un’ingordigia ferocissima.

A chi mi riferisco? Via coi selfie!

Luca Guadagnino e non solo

Con un fiuto bestiale che si è impossessato di me per tutto il festival, eccomi pasciuta con il talentuosissimo e tutto da mangiare Jack Dylan Grazer!

Guadagnino - Jack Dylan Grazer

Nel caso non ve ne foste accorti, l’adorabile Fraser di We Are Who We Are era sul red carpet, guarda caso, proprio di Bones And All. E, ghiottissimo, per restare in tema gastronomico, è stato l’abbraccio con il suo regista palermitano.

Ma il film che Jack Dylan Grazer ha ufficialmente accompagnato in laguna è Dreamin’ Wild di Bill Pohlad. Taac, piatto ricco mi ci ficco! Che intensità Casey Affleck!

Guadagnino - Casey Affleck

Meno docile, anzi, direi, allupato, il mio contatto con l’invece eterea musa e cara amica di Guadagnino, Tilda Swinton, a Venezia per The Eternal Daughter di Joanna Hogg.

Guadagnino - Tilda Swinton

La sola esistenza di Tilda Swinton è una lezione di stile.

E giuste frequentazioni, aggiungo io! La ricordiamo infatti in uno stupendo Haider Ackermann al Festival di Cannes per The French Dispatch di Wes Anderson, complice anche con, guarda caso, Timothée Chalamet.

Dicevo, da lei abbiamo tutto da imparare e anche qui il meraviglioso look lilla metallizzato e avvolgente è perfetto.

Venezia 79: i 5 best look del red carpet

L’abito è, guarda caso di nuovo, del solito Ackermann, altro amicone della combriccola di fighi.

Lo stilista, tornando a Bones and All, si è palesato anche stavolta, come per The King di David Michod del 2018 e Dune di Denis Villeneuve dell’anno scorso, sul red carpet al seguito del prediletto Chalamet.

Guadagnino - Chalamet - Ackermann - Venezia

E te credo! Come si fa a non vigilare sull’ennesima opera d’arte spettacolare e sartoriale, sull’ennesima incarnazione divina?

Bones and All di Luca Guadagnino

Dell’assalto ipnotico e bestiale dei fans (me compresa) avete già letto in giro, vero? Anche quest’anno, com’era prevedibile, la giornata clou del festival, quella dei bagni di folla, è stata proprio quella del film Bones and All, il 2 settembre.

Tutto è stato pazzesco e un frullato di emozioni. Il mattino, prima e dopo il photocall e la conferenza stampa, sono finalmente riuscita a consegnare, sia a Guadagnino che a Chalamet, una copia ciascuno del libretto che ho scritto sui luoghi del film Chiamami col tuo nome, pubblicato dalle Edizioni Later grazie alla Pro Loco di Crema!

Condivido giusto questa foto: il selfie fagocitante che Chalamet ha scattato con il mio cellulare!

Guadagnino - Chalamet - fans

(Inutile sottolineare come alla sua dedizione io risponda con bramoso e slanciato protagonismo).

Mentre Guadagnino ha scelto il brand Loewe sia per il giorno che per la sera, qui, il nostro, veste Celine: cardigan crochet, bermuda militari e anfibi, come da sfilata della collezione PE 2023.

Guadagnino - Chalamet - Celine

Riguardo invece l’esplosivo e discusso outfit rosso sangue (da scartare, piano piano come un cioccolatino!) del red carpet, firmato Ackermann, si è già scritto molto e di tutto. Forse troppo.

Badate bene, non sono esente da riflessioni circa l’imperante argomento no gender, ma non credo che i miei due idoli siano inconsapevolmente, o, peggio, consapevolmente caduti proprio nella precisa e pilotata nuova tendenza pervasiva dell’indifferentismo sessuale volto a disintegrare l’identità degli individui.

Non credo che qui il concetto di genderfluid, così come l’argomento cannibalismo del film, siano ideologici. Voglio credere che si tratti di una coincidenza. Per questo mi permetto anche di scherzarci su.

Dimensione carnale e universale

Il film si pone sicuramente in una posizione difficile e rischiosissima. Il sospetto verte su un eventuale subdolo messaggio che mira allo sdoganamento e appiattimento di ogni peculiarità, anche sessuale. In questo modo il diverso, esasperatamente ed attivamente imposto, diviene normale ed accettabile, anche quando è negativo e pericoloso.

In tal senso, per quanto bellissime, le parole di Luca Guadagnino non hanno sciolto completamente il turpe sentore:

Il cinema non conosce geografia e non conosce confini, per questo dedico il premio a Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof arrestati dal governo iraniano. Viva loro, viva la sovversione e viva il cinema!’

Sono invece quelle estremamente consapevoli e prudenti di Timothée Chalamet che mi hanno convinta:

‘Penso sia difficile vivere oggi. Il collasso della società è vicino. Mi auguro che questo film possa gettare luce anche su questo tema‘.

Il tema di cui parla infatti non è, nè, banalmente, il cannibalismo horror, nè l’amore cannibale, cioè il cannibalismo sublimato in un film d’amore.

La storia qui è tragica, fortissima e straziante, fino alle estreme conseguenze, ma l’argomento è qualcosa di universale. Le riflessioni in campo sono: chi sono, cosa voglio? Come posso sfuggire a un destino che sembra irreparabile?

Guadagnino - Bones and All

Basato sul romanzo omonimo di Camille De Angelis, il film, che uscirà in sala il 23 novembre, è ardito. Mi ha molto scossa e scombussolata e questo è un buon segno. Non vedo l’ora di rivederlo, di risentirlo nella pancia e nelle viscere per afferrarlo meglio.

Luca Guadagnino quindi, a mio parere, è stato molto coraggioso, per via del tema, indubbiamente poco attraente e perchè le intenzioni, in questo difficile momento storico, potrebbero essere equivocate.

Squisitezze tutte italiane

Torniamo ai prelibati incontri e, a proposito di crollo della società (e fine del mondo), è stato davvero fantastico incrociare Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista! 

Guadagnino - La Rappresentante di Lista - Venezia

Stupendi in total look fucsia Valentino, ricordate l’articolo sulla loro Ciao Ciao? Ecco, quel brano mi piace perchè dà voce alle stesse impossibilità da affrontare, allo stesso sinistro senso di ineluttabilità del quale parla Guadagnino e che purtroppo solo una parte di noi attualmente riconosce e patisce.

Continuiamo l’abbuffata tutta italiana (anche quest’anno i film italiani in gara erano ben cinque) con il grande Gianni Amelio.

Guadagnino - Amelio - Il signore delle formiche

Il suo Il Signore delle formiche è un film straordinario e necessario. Ho avuto il piacere di complimentarmi anche con i suoi interpreti, i sempre credibili Luigi Lo Cascio ed Elio Germano.

Lo Cascio c’è anche in un altro film italiano in concorso, Chiara di Susanna Nicchiarelli e chi ho incrociato alla stazione dei treni? L’altissimo Andrea Carpenzano (che adoro, ricordate?, da La terra dell’abbastanza dei fratelli D’Innocenzo). Bingo!

Guadagnino - Carpenzano - Venezia

Sono alle conclusioni. Gabriele Mainetti quest’anno non aveva film in concorso e l’avevo già avvicinato altre volte. Il fatto è che quel giorno ero abbastanza presentabile e su di giri, vuoi non approfittarne?

Così è andata anche con Stefano Bollani: vuoi non approfittare dell’incursione al festival del nostro genio del pianoforte?

Bene, anche stavolta ho detto tutto, come sempre, fino all’osso.

(D. B.)

 

24 Comments

  • annalisa 27 Settembre 2022 at 7:30

    Andrò sicuramente a vedere il film di Luca Guadagnino, ho troppo amato “Chiamami con il tuo nome” e poi adoro Timothée Chalamet, che anche nella parte glamour ci sa proprio fare, a Venezia stava benissimo.

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  • Marlene 27 Settembre 2022 at 16:30

    La tua incursione al Festival di Venezia sembra davvero un ciclone: hai incontrato un mucchio di attori e registi! Ammetto però di non essere amante di Guadagnino e dei suoi film, non mi piace nemmeno un po’. Lo trovo stucchevole e noioso. Chissà che amando però il genere horror, non lo rivaluti in questo suo ultimo lavoro.

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    • glamouradmin 31 Ottobre 2022 at 14:37

      Ciao Marlene, fammi sapere, manca poco, esce il 23 novembre.

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  • mic 28 Settembre 2022 at 7:56

    quanta gente sul red carpet. Sempre una garanzia. Il film di Guadagnino ha stupito tutti, e il genere potrebbe incuriosirmi molto. Solitamente i suoi film stanno agli antipodi dei miei gusti ma lo sconfinamento nell’Horror mi fa ben sperare.

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  • Cristina Petrini 28 Settembre 2022 at 10:07

    Anche quest’anno sei riuscita a “beccare” un sacco di personaggi e riportarci un resoconto vivo e colorato di una rassegna che altrimenti rimane patinata e raccontata da un mainstream piatto!

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  • Sara Bontempi 28 Settembre 2022 at 13:53

    Sei riuscita a incontrare e conoscere davvero un sacco di celebrità, che invidia! Come mi piacerebbe partecipare al Festival del Cinema di Venezia!

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  • Cristina Giordano 29 Settembre 2022 at 14:27

    Interessante che Guadagnino abbia preso un premio dopo tanti anni, di sicuro andrò a vedere il film

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  • Nicoletta - Viaggiatori per Caso 30 Settembre 2022 at 10:21

    Un reportage completo e super interessante che ho letteralmenre divorato, sia per il valore del film, sia per il fascino di Venezia, sia per chicche come “La sola esistenza di Tilda Swinton è una lezione di stile”, che condivido al 100%.

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  • Scagnoli Sara 30 Settembre 2022 at 16:52

    Complimenti per le celebrità che hai incontrato, il film non è il genere che mi piace però ne ho sentito parlare molto in giro.

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  • Lucy70 30 Settembre 2022 at 18:18

    Ho sempre sognato di partecipare al festival del cinema di Venezia. Un po’ di invidia nei tuoi confronti c’è visto che sei riuscita a godere di questo bellissimo evento e a incontrare tanti personaggi

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  • Luca crox 3 Ottobre 2022 at 12:03

    Beh nn si può negare che abbia stile!

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  • Rita Caputo 5 Ottobre 2022 at 19:13

    Mi piace molto il tuo modo di scrivere e raccontare 🙂

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  • Laura 7 Ottobre 2022 at 16:06

    Caspita, hai veramente portato a casa un bel bottino! Tanti incontri e tanta carne al fuoco in questo festival. 🙂

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    • glamouradmin 31 Ottobre 2022 at 14:42

      Bella questa! Carne al fuoco mi son dimenticata di utilizzarla 😉

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  • mary pacileo 18 Ottobre 2022 at 13:12

    ma quante persone famose hai incontrato, deve essere un’emozione unica, complimenti a te

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  • Mary Tomarchio 18 Ottobre 2022 at 13:32

    Wuou complimenti hai incontrato tantissima gente famosa ed hai descritto tutto nei minimi dettagli. Ho letto tutto d’un fiato.

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  • Giusy Loporcaro 18 Ottobre 2022 at 16:54

    Caspita eri proprio lì in mezzo ai Big! Guadagnino ha stra-meritato tutti i premi

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  • Iris e Periplo Travel 18 Ottobre 2022 at 22:09

    Bellissima la tua esperienza e che invidia! Sei riuscita anche a scambiare quattro chiacchiere con qualche vip?

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    • glamouradmin 31 Ottobre 2022 at 14:47

      Sì, qualcosina, ma son sempre tutti di corsa. Ah, il cinema! ❤️

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  • Saretta 3 Novembre 2022 at 21:33

    Non ho ancora visto l’ultimo lavoro di Luca Guadagnino ma ne parli così bene che devo guardarlo presto!

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  • Roby 4 Novembre 2022 at 10:23

    Direi che puoi ritenerti assolutamente soddisfatta della tua incursione al Festival del Cinema di Venezia!
    Mio marito non vede l’ora di vedere il film di Guadagnino, ormai manca davvero poco!

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  • Maria Domenica 4 Novembre 2022 at 22:06

    Per quanto non abbia compreso molto del film di Guadagnino, non posso non essere orgogliosa del premio vinto da una delle più importanti ed incisive personalità del nostro cinema.
    Permettimi poi una nota personale. Ma quanto mi sarebbe piaciuto conoscere la Swilton che ritengo essere una delle attrici più eleganti e raffinate del cinema.
    Maria Domenica

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