Quando unire utile e dilettevole è glamour e godurioso: Napoli e Foodsemp.
Vi avevo promesso un articolo sulla mia mini vacanza a Napoli. Eccomi, ..un pò provata dalla città davvero ricca di esperienze sensoriali – dalla bellezza artistica, all’offerta di bontà gastronomiche ad ogni angolo, al dolce frastuono del centro storico – ma con l’obiettivo centrato. Ho rivisto Napoli che avevo visitato troppo velocemente qualche anno fa per lavoro, ho rivisto Elena, amica-foodlover-Instagrammer fortissima e ho portato a casa l’articolo.
Vi avevo già anticipato il concetto Food is the new fashion. E’ da un pò che ci rifletto: il grande concorrente dell’argomento moda oggi è l’argomento cibo. I food blogger oramai sono più influenti dei fashion blogger. L’attenzione per il food come componente essenziale per la qualità della vita sta diventando un vero e proprio standard internazionale, come dimostra l’attenzione mediatica planetaria che tale tema ha ormai acquisito.
Moda e cibo sono due pilastri della creatività e della cultura italiana, entrambi tradizionali e al contempo moderni, la cui interazione rafforza e valorizza il loro legame sia in Italia che nel mondo. Come la moda, il cibo è orientato da tendenze, stagionalità e dall’occasionale raffica di promozione pubblicitaria. Ecco perchè ero curiosa di parlare di tutto questo faccia a faccia con Elena Martino, ovvero elena_foodsemp.
Elena ha 30 anni e la passione per il cibo. Ma il cibo vero. Quello da mangiare. Quello italiano, casalingo e tradizionale. Lo pseudonimo Foodsemp arriva da una serata dell’anno scorso al bar con un amico. Il significato è tutto lì: il cibo è semp, cioè semplice; l’abbreviazione è semplice e diretta. Foodsemp diventa uno slogan, in English-napoletano, immediato e divertente. Come Napoli.
Per Elena il cibo è prima di tutto condivisione, adora i grandi pranzi in compagnia, la convivialità, a casa o al ristorante. E’ molto fiera della sua città, delle specialità tipiche e ritiene che il momento del pasto sia sacro, insito nella tradizione partenopea, per dirla con lei, un Foodmoment irrinunciabile!
Il suo profilo Instagram ha molti followers perchè è genuino nei post, pieno di foto golose e validi suggerimenti. Elena conosce la città a menadito, i suoi veri punti di riferimento sono i ristoranti, le pizzerie e tutte le varietà più sfiziose di cibo da strada.
Poi ha uno stile tutto suo, riconoscibilissimo e d’effetto: fa le rime, ma come pare a lei, tra parole napoletane, italiane e inglesi. E’ uno spasso. Non c’è regola, tutto è spontaneo e di pancia: è Foodsemp!
Cosa c’entra questo con il fashion? Il vero glamour è godersi la vita e gioire delle belle e buone cose, il cibo in primis. Siamo in Italia e, si sa, il cibo ha un posto importante. Gli chef, almeno quelli più noti, sono delle vere e proprie star mediatiche. Cibo e moda condividono lo spirito di ricerca della novità e della sorpresa, con l’obiettivo di creare il prossimo grande fenomeno per stuzzicare il pubblico in un’ottica di continuo rinnovamento e reinvenzione delle tradizioni creative. Non c’è contraddizione con il glamour inteso come fashion style. Non a Napoli.
Elena_Foodsemp: ‘La mia migliore amica fa la nutrizionista, mio fratello è vegano’
Come dicevo, i suoi post sono veritieri, cita i locali dove ha mangiato bene e si fa a sua volta voler bene da questi. In città, compreso il Vomero, molti si affidano ai suoi consigli. Tra non molto aprirà un suo blog. La stoffa dell’influencer di successo ce l’ha.
Durante i miei giorni a Napoli è stata una guida pratica culinaria precisa e impeccabile. A un certo punto le ho chiesto: ‘Elena, il tuo rapporto con la moda?’. Lei risponde con tutta la veracità che la contraddistingue: ‘Ma Daià, macchè moda e moda! Io non seguo la moda, le tendenze. Non bado alle apparenze, mi vesto così, come piace a me, comoda’. Io: ‘Ma ce l’hai uno stile, sai? sei .., sei informale .., basic-neofricchettona, ecco’. Con questa mia perla di saggezza fashion ci siamo salutate e abbracciate a Piazza Dante.
Ma prima di tornare a casa, ascoltando il suo ultimo preziosissimo suggerimento, sono passata a Palazzo Venezia. Ci voleva, dopo 5 giorni di abbondanza, barocco e fritture, qui ho ritrovato la mia dimensione più autentica. Ho trovato il silenzio e ho scoperto un incantevole giardino pensile con casina pompeiana.
Si tratta di una dimora d’epoca che non ti aspetti nel cuore della città, unica nel suo genere: antica sede dell’Ambasciata Veneta nel Regno di Napoli, ora adibita a struttura privata e location di molteplici eventi culturali, artistici e fashion. Moolto glamour!
Ce verimmo guagliù, (D. B.)
in effetti la bellezza sta anche nel cibo e non solo nell’abbigliamento. Basti pensare che quando vediamo un piatto presentato bene subito ci viene voglia di mangiarlo, d’altronde si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca
Ho trovato questa tua intervista molto interessante, non conoscevo il suo blog ma trovo la sua visione nel modo della ristorazione molto interessante.
Non sono un esperta in food blogger, ma ho trovato questa intervista molto interessante, la seguirò su instagram
Mai stata a Napoli che bei posti ai visitato spero di andarci anch’io