Freddie Mercury è sempre nei nostri cuori. Quest’anno, che è il trentennale della morte, ancor di più.
Ecco perchè riprendo questo articolo scritto due anni fa (dopo la visione del biopic Bohemian Rhapsody) per riproporlo oggi all’inesauribile e incolmabile sentimento di perdita e gratitudine di molti di noi.
Credo non siano tanti gli artisti scomparsi che puntualmente ogni anno vengono ricordati e celebrati come Freddie Mercury. Vorrei però qui soffermarmi, non tanto sulla dipartita dell’essere umano (che non sarei in grado comunque di gestire spassionatamente), quanto sull’ultimo maestoso disco dei Queen uscito a febbraio del 1991.
Conosciamo il significato del brano The Show Must Go On contenuto in Innuendo, ma forse non ci siamo mai chiesti cosa significhi esattamente la parola ‘innuendo’. La traduzione letterale dice ‘insinuazione’, ‘allusione’.
Effettivamente molte tracce dell’album sono una profonda riflessione su temi importanti come le false religioni, le superstizioni e la mortalità.
Oggi, in questo particolare momento storico, sento più attuale che mai il clima di paura e scoramento, ma anche di forza, che permea tutto l’album. Vi lascio allora, prima che ai look più rivoluzionari della storia della musica, alle strofe epiche e rivoluzionarie del brano omonimo:
Finché il sole starà sospeso in cielo, finché le onde si romperanno sulla spiaggia, continueremo a provare, a superare i momenti difficili. Finché ci saranno la guerra, l’odio, il razzismo la povertà, continueremo a provare a portare la pace e l’amore. Ma per farcela devi essere te stesso, superare le tue paure, gettare le maschere che la società ti impone, vivere la tua vita nella tua prospettiva. E continuare a provare. Fino alla fine dei tempi, o almeno fino alla fine del tuo tempo!
9 dicembre 2018
Freddie Mercury, l’unica, impareggiabile Queen.
Sì, anche stavolta parlo dell’ultimo film che ho visto. Ma che ci posso fare? Nell’arte cinematografica trovo mondi da esplorare e molti argomenti. In questo caso nel biopic Bohemian Rhapsody diretto da Dexter Fletcher e Bryan Singer ho letteralmente mangiato con gli occhi i costumi e le scene sul palco dell’attore protagonista.
Questo è un articolo dedicato agli indimenticabili outfit del frontman Freddie Mercury, ma sappiate che adoro l’immensità dei brani e degli altri componenti della band. Nei Queen tutto è grandioso anche grazie all’alchimia di tutti e quattro i musicisti.
Non mi soffermo volutamente sulla mia opinione, non del tutto soddisfatta, riguardo il film in sè, ma mi concentro esclusivamente sull’inimitabile stile del grande Farrokh Bulsara riprodotto perfettamente nella pellicola.
Interessante questo video dello stilista americano Zac Posen che commenta i suoi look impavidi ed esuberanti riportati sul grande schermo:
Per Freddie Mercury ogni concerto era una sfilata di moda
La sua attitude era potente tanto quanto la sua musica. Era amico dell’altro mio grande amore, David Bowie: insieme hanno composto nel 1981 una delle mie canzoni preferite in assoluto, Under Pressure. Mi piace credere sia vera l’indiscrezione che li vede insieme già nei primi anni ’70 l’uno a gestire una bancarella di abiti vintage al Kensington Market, l’altro a comprargli un paio di stivali.
Innumerevoli sono gli artisti che si ispirano a Freddie Mercury (la camaleontica Lady Gaga, sua grande fan, dedica il suo nome d’arte alla canzone Radio Ga Ga), ma la sua voce e il suo modo di stare sul palco sono unici.
Moda e design nella personalità di Freddie Mercury
Sicuramente il suo stile personalissimo ha a che vedere con gli studi di grafica e design alla Ealing College of Art College di Londra. In parallelo agli studi, Freddie creò una sua linea di abbigliamento.
Prima di diventare famoso con i Queen, comprava vestiti firmati Biba, un marchio di abbigliamento indiano. Se negli anni ’60 aveva ancora un look piuttosto sobrio, con capelli lunghi, camicia o maglietta attillata e pantaloni a zampa, il rigoroso total white non è certo casuale, ma simbolo di purezza, saggezza e verità secondo la religione zoroastriana:
Nei primi anni ’70 era decisamente glam. Lo vestiva la stilista Zandra Rhodes che creó molti dei suoi look più iconici, giocando con la moda maschile e femminile in piena libertà. Freddie portava ancora i capelli lunghi, unghie con lo smalto, si truccava e i concerti erano veri e propri spettacoli teatrali:
Verso la metà degli anni ’70 indossava body scintillanti, tute aderenti e sinuose, spesso con motivi geometrici e mantelle fluttuanti (tanti di questi elementi si sono rivisti alle ultime collezioni AI 18/19 e PE 19):
Sul finire degli anni ’70 lo stile di Freddie Mercury era in continua evoluzione. I suoi capelli si sono accorciati e ha iniziato ad indossare sempre più spesso indumenti e accessori di pelle. Stupendi i pantaloni attillati in stile biker e diversi chiodi, portati rigorosamente a petto nudo:
Giacche militari o con paillettes e colori vivaci e l’iconica canotta
Negli anni ’80 Freddie Mercury dà una svolta ulteriore al suo aspetto, tagliandosi ancora i capelli e facendosi crescere i baffi. E’ il look ‘Castro clone’ lanciato dagli omosessuali dell’epoca, che prendeva il nome dal quartiere gay di San Francisco. Nell’immaginario collettivo oggi è proprio questo il vero Freddie Mercury: quello con i baffi, le canottiere e i pantaloni bianchi stretti. Il bianco è mixato ai colori accesi, soprattutto giallo e rosso e ai simboli (cari allo zoroastrismo) come fulmini e frecce:
(Ah, lo sapete che alla fine del 1982 Freddie collaborò con il nostro Giorgio Moroder, compositore e arrangiatore specializzato in musica dance, per la nuova colonna sonora della versione restaurata del film di Fritz Lang Metropolis? Con lui scrisse il brano Love Kills, il suo primo singolo da solista).
Il resto è storia, con una canotta bianca il 13 luglio 1985 al concerto umanitario Live Aid Freddie Mercury entra universalmente nel mito di insuperabile frontman:
Il 1986 vede i sui outfit più famosi, ancora allo stadio di Wembley. Sneakers bianche, pantaloni aderenti bianchi con due strisce rosse e una dorata, maglietta bianca scollata e giacca gialla: un’immagine immortale. E poi un look finale da re, con mantello di pelliccia e corona:
A presto poracci e God save the Queen!
(D. B.)
Freddie Mercury é un icona della musica e di stile, ma per quanto io ami i suoi dischi non avevo mai approfondito l’argomento moda. Grazie per avermi fatto conoscere anche questo lato di questa grande figura
Freddie Mercury é un icona della musica e mi è sempre piaciuta la sua grinta e il suo look sul palco ma devo ammettere che non ho avuto modo di vedere il film che hanno fatto sulla sua vita
Il meraviglioso Freddie Mercury ha aperto le porte ha tutti quelli che sono venuti dopo di lui.
Indimenticabile Freddie Mercury! Un pezzo importante della storia della musica
Ho sempre amato i look di Freddie Mercury, si è sempre distinto da tutti per il suo modo di essere.
Adoro leggerti. Prima o poi smetterò di ripetermi. Ma oggi indulgo ancora. Ho avuto accesso ad informazioni che ignoravo, come il fatto che avesse studiato design, ad esempio. Io ho amato Freddie, credo come tanti, perché mi ha dato tanti sogni. Ogni sua performance era un’istanza creativa di mondi bellissimi che mi facevano evadere e crescere, imparare persino. Leggendoti ho capito con quali strumenti riusciva, a corredo della voce, a creare queste atmosfere immaginifiche. Molto, molto interessante.
P.s: anche io ho amato il film, visto e rivisto (almeno 3 volte, credo)
Grazie. Eh, che dobbiamo fare, se non adorarlo?
Quello che mi fa specie è che i fan di Freddie Mercury non hanno età e te lo dico io che ho 22 anni e per forza di cose non l’ho “conosciuto”, ma ho tutti i suoi album! Amo la sua ecletticità e il film mi ha fatto apprezzare questo personaggio (e persona) ancora di più!
Qui sfondi una porta aperta perchè Freddie Mercury è per me un’icona quanto i Queen sono il mio gruppo del cuore. Sapevo molto di Freddie, come ad esempio che aveva studiato design, ed il film l’ho consumato da quante volte l’ho visto con mia mamma (fan quanto me). Il suo stile unico, iconico e trasgressivo è sempre stato lo specchio della sua fortissima personalità unica e poliedrica. Leggerti è stato fantasmagorico!
Ancora ho impresso il momento in cui seppi che Freddie Mercury era morto. Per me fu la fine di un’epoca e ancora adoro passare i pomeriggi ad ascoltarlo.
Da collezionista di dischi in vinile i Queen non possono mancare nel mio scaffale, Freddie Mercury con la usa inconfondibile voce é un icona della musica mondiale.
Ricordo il film sui Queen, Bohemian Rhapsody che ho amato. Freddie Mercury oltre ad essere un icona della musica è stato anche un icona dello stile.
Il tuo blog è sempre pieno di grande glamour, Freddie è stato e sarà sempre un’icona unica nel suo genere, immortale come i suoi testi e iconico come la sua band, ha sfidato la società provocandola nel giusto modo e amando nella maniera che sapeva fare meglio in modo incondizionato e puro, non potevi tirare fuori articolo migliore dato che oggi è la giornata internazionale del gatto e Freddie amava tantissimo i suoi gatti.
Grazie, ti faccio le fusa
Per me è sempre stato un simbolo. I suoi testi hanno, secondo me, segnato non soltanto la sua epoca. Come parole rimarrano nella memoria per sempre a tutti. Il suo modo di porsi ed abbiggliarsi ugualemente. Bellissimi anche i film.
Freddy era un vero artista di quelli veri e pensare che già sono passati trent’ anni dalla sua morte ha dell’incredibile perché con la sua arte è immortale.
Icona indiscussa della musica internazionale ma anche icona di stile effettivamente. Non mi ero mai soffermata su questi dettagli. Grazie mille x l’articolo!
Stupendo questo post che mi ha fatto immergere nello stile glamour di un artista che adoro.
Ho imparato ad amare e capire i Queen da quando ho conosciuto mio marito, un Vero Fan che ha saputo farmi conoscere davvero l’Arte dietro alle canzoni, in particolare di Freddie. Per questo ho letto con vero interesse il tuo articolo, e lo consiglierò subito anche a mio marito!
Freddy Mercury è la storia della musica, icona di stile e glamour, elemento ancora vivo e determinante per la potenza della sua figura e per il suo indiscusso carisma. Ogni tanto riascolto la sua voce e mi sembra che la sua magia torni ad aleggiare tra noi.
Maria Domenica
Una figura iconica, che ancora oggi rimane nella storia della musica, come solo i veri grandi artisti sanno fare. E ascoltandolo, ti viene nostalgia di quegli anni stravaganti.
Quest’artista aveva un anima eclettica e fantasiosa, si vestiva in modo inconsueta che non passava mai di moda
Già trentanni?! Ricordo perfettamente quel giorno. Ero in auto con mio papà quando, alla radio, hanno trasmesso la triste notizia.
Bellissimo articolo!
Anche io devo vederlo e non mi decido mai. Bell’articolo. Lui era davvero un mito impareggiabile, ha fatto la storia della musica, ma non solo
ma lo sai che non avevo fatto caso che sono 30 anni quest’anno? Ho adorato il film, come tutto su di lui! Gran bell’articolo
Un vero mito in campo musicale, icona indimenticabile per la sua voce, il suo stile, i suoi look. Anch’io quando guardo Bohemian Rapsody resto incantata dai numerosi cambi di look che hanno accompagnato la sua vita e la sua carriera. Bellissimo articolo, complimenti!
Una vera icona intramontabile Freddy Mercury la sua musica e il suo stile rimarranno per sempre!
Che personaggio incredibile è stato Freddy Mercury. Un vero e proprio artista a 360 gradi e un animale da palcoscenico. Il suo personaggio e la sua musica sono intramontabili!
Amavo già i queen e vedere il film è stata la ciliegina sulla torta! Dovevi vedermi a cantare tutte (TUTTE!) le canzoni.
Lo stile… beh… inconfondibile, eccentrico al massimo, iconico come hai ben detto tu!
Immortale simbolo di un epoca!!!!
Bellissimo e talentuoso Freddie Mercury.
Il film è un capolavoro cinematografico che ha contribuito a consacrarlo anche nella nostra epoca.
Un vero modello e indossatore. Con i pantaloni stretti e i chiodi la sua bellezza non poteva che risaltare.
Freddy Mercury era e rimane il top! Talentuosissimo, il film è spettacolare e lui rimarrà un’icona senza pari!
Il suo stile era… unico. Inconfondibile e caratteristico di un artista senza pari.