Era appena tornato a far sfilare la sua collezione Autunno Inverno 2017-2018 durante la settimana dell’haute couture di Parigi con tanto di Naomi Campbell. Dopo sei anni di assenza dalle passerelle si era meritatamente aggiudicato il titolo Il ritorno del Re su Vogue UK. Dopo gli applausi prolungati, il re del glamour Azzedine Alaia, come sempre, non si era fatto vedere, convinto che le lodi debbano andare a tutto il suo atelier, non soltanto a lui. La piccola figura, nell’eterna casacca di cotone nero, se ne stava timidamente seduta nel backstage a gustare il successo.
Un re del glamour ci lascia
L’altro ieri, con la stessa tempistica che l’ha sempre contraddistinto – perchè Azzedine Alaia è stato uno dei pochi stilisti disposti a seguire le proprie consuetudini e a ignorare gli eventi fissi del settore, creando quindi le sue collezioni al proprio ritmo – lascia improvvisamente e definitivamente nello sconforto molte di noi che lo amano perchè conquistate dai suoi tagli al laser e di sbieco, dalle zip e dalle forme super-femminili.
Istintivo, creativo, aperto ma timido. In una parola: un couturier puro. Di quelli che con riservatezza mostrano le loro doti innate, di quelli destinati a scrivere la storia; per cambiarla.
Franco-tunisino, era molto amato anche dalle donne curvy, proprio perchè nei suoi abiti è esaltata la fierezza delle forme e la modernità, derivanti dai suoi studi in scultura e belle arti.
Vi saluto con le sue stesse parole: ‘Lavorare con le donne è la cosa più importante per uno stilista. Ne apprendi lo charme, l’attitudine, il gusto’.
(D. B.)
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