The Show Must Go On (Lo spettacolo deve continuare) non è solo il meraviglioso e solenne brano che chiude l’ultimo album dei Queen.
Lo spettacolo deve continuare è oggi, trent’anni dopo l’uscita di Innuendo (e la prematura morte, nove mesi dopo, di Freddie Mercury), un messaggio di impegno, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia in corso.
Come al circo (Lo show deve andare avanti è un’espressione usata nel mondo circense quando si verifica un incidente), anche nella vita, quando le cose vanno storte, bisogna continuare a lottare fino alla fine, ‘dissimulando’ i momenti critici.
Sì, io personalmente cerco di dissimulare le avversità con l’ironia, ma il problema c’è, ed è bello tosto.
Ricordate quando dicevo che alcuni settori sono ancora completamente fermi? Che il mondo degli eventi e dello spettacolo (e del turismo) sarebbero stati gli ultimi a ripartire? (Ho giusto partecipato a un film solo la settimana scorsa, dopo un anno esatto dal precedente) Oltre che i primi a fermarsi? (E’ dai primi di febbraio che non emetto una fattura come assistente congressuale o fieristica) Nonchè gli unici a non aver ricevuto un adeguato risarcimento economico dallo Stato?
Ricordate quando mi interrogavo su come moda e cinema potessero convivere con il virus? Ecco, dal Veneto, per sua natura stacanovista ed estremamente discreto, mi sposto a Roma, città che ha sicuramente voce più alta in merito.
Luigi Pastore: lo spettacolo deve continuare
Sono esattamente tre settimane che l’amico regista Luigi Pastore sta presidiando ad oltranza in Piazza di Montecitorio a Roma chiedendo la riapertura immediata dei cinema e dei teatri.
Luigi non si arrende, il suo lavoro di regista e produttore per il momento è sospeso, ma non la sua forza nel combattere una situazione paradossale. La chiusura delle sale cinematografiche è ingiustificata. Questi luoghi hanno assicurato nei mesi scorsi (da giugno ad ottobre) la fruizione dei film investendo in misure importanti per adeguare gli standard di sicurezza nei propri spazi.
I cinema e i teatri (come pure i convegni) hanno dimostrato di essere in grado di garantire tutte le norme di sicurezza igienico sanitarie. Sono stati rispettati il tracciamento e il distanziamento dei posti a sedere, la sanificazione, il ricambio dell’aria, il controllo della temperatura e, ovviamente, l’uso obbligatorio della mascherina.
Parola d’ordine: Lo spettacolo deve continuare nel rispetto dei protocolli
La civile e pacifica forma di protesta di Luigi Pastore è un puro e sincero sostegno alle migliaia di attori, registi, sceneggiatori e operatori del settore che non possono più aspettare. L’intrattenimento è un settore fondamentale e non meno importante di altri. All’interno di questo lavorano tantissime persone che hanno bisogno di ritornare alle loro attività, nel rispetto delle regole sulla sicurezza.
Il sit-in regolarmente autorizzato chiede che alle sedi dello spettacolo, in grado di rispettare le linee guida e i protocolli del caso, venga permesso di riaccogliere gli spettatori, così come già permesso alle chiese e ora anche ai musei.
Il divano non deve essere l’unica platea
Di questi giorni invece la decisione, pare, definitiva, di non avere il pubblico al Festival di Sanremo. Inutile dirlo, è difficile concepire il festival senza applausi, quando, probabilmente, si potrebbero fare, ad esempio, i tamponi anche agli spettatori.
La posizione di Luigi Pastore vuol far riflettere, non senza qualche provocazione squisitamente artistica ma mai offensiva, anche su Itsart, ovvero l’ambizioso progetto di fruizione da casa del patrimonio culturale italiano.
La piattaforma digitale per lo streaming a pagamento di eventi e spettacoli è stata pomposamente definita dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ‘la Netflix della cultura italiana’. Staremo a vedere.
Possiamo sostenere Luigi e la causa raggiungendolo in piazza di Montecitorio, oppure attraverso la condivisione delle dirette sul suo profilo Facebook.
Lo spettacolo continua per Sabrina
Intanto a Roma c’è qualcun altro che non si dà per vinto! Ricordate la wedding planner dei calzini spaiati? Il suo libro va a gonfie vele e la sua nuova attività sta prendendo forma.
Sì, lo spettacolo deve continuare e l’intraprendente Sabrina Galeotti il 26 gennaio è riuscita a realizzare un emozionante shooting fotografico in giro per il centro.
Anche Sabrina, come Luigi, non sta a guardare. Sabrina ha lavorato due mesi per mettere insieme le giuste sinergie e collaborazioni. Ha richiesto gli adeguati permessi e a causa dei vari decreti e restrizioni ha cambiato il programma della giornata diverse volte. Non si è fermata neanche davanti alla città in zona arancione. Anzi, la Roma deserta e l’hotel Amalfi sono diventati suggestive location che raccontano il turismo di ritorno rappresentato dal matrimonio di due giovani italo-americani.
Lo stile dello shooting, ad opera del fotografo Alessandro Zingone, è totalmente vintage anni ’70. Le collaborazioni, come vi dicevo, sono molte, a partire dall’agenzia di comunicazione Prokne, agli abiti e accessori Vintachic, alle auto Nozze Autodepoca.
Attendo con ansia il servizio fotografico completo, seguite la pagina Facebook di Sabrina per rimanere aggiornati.
Lo spettacolo deve continuare!
(D. B.)
é una vergogna questa situazione dei settori dimenticati. Bisogna sicuramente resistere e farsi sentire, in modo civile, certo. Davvero i miei più sinceri complimenti a queste persone che non mollano e continuano a porre un problema che c’è e non può essere sommerso e zittito in questo modo.
La necessità di continuare è fondamentale perchè non è chiudendosi che le cose migliorano, lo fa trovare delle soluzioni.
La vita deve tornare come prima, come lo spettacolo e non è impossibile bisogna solo avere la volontà di trovare soluzioni ed è chiaro che questa manca quando tutto si riduce con l’immobilità di un paese che sta morendo come la sua cultura.
Davvero una vergogna che i settori cinema, teatro e turismo siano stati così tralasciati dallo Stato… ci pensavo proprio ieri con il mio ragazzo che fa parte del settore della produzione cinematografica.
Anche se difficile (soprattutto con questa imprevedibile pandemia) io credo che ogni crisi, dia la possibilità di trovare soluzioni alternative che, a volte, si rivelano idee assolutamente vincenti.
Leggere di queste storie di gente che non si arrende e che reagisce alle avversità mi fa davvero sperare per il meglio e credere soprattutto nella forza d’animo dell’essere umano.
Resilienza. Le storie di queste persone che nonostante tutto lottano per creare qualcosa di bellissimo!
Sono stai fermati tutti i settori non reputai “essenziali” senza però calcolare che chi di quei lavori ci vive sono estremamente “essenziali”. Ma sai quando vedo la vera ipocrisia? Quando mi dicono che al cinema non possiamo stare seduti un seggiolino si e uno no, ma poi guardi e telegiornale e vedi: giornalisti, cameraman, fotografi che stanno letteralmente l’uno sull’altro e qualcuno con la mascherina calata a intervistare il politico di turno.
The show must go on, si la frase è veramente adatta all’emergenza che stiamo vivendo, soprattutto ora che abbiamo cambiato da Conte a Draghi, mi aspetto dei grandi cambiamenti nei vari settori per fronteggiare in modo migliore la pandemia, soprattutto in alcuni settori che sono stati davvero penalizzati come ristoranti e palestre
Quando gente “comune” prova a lavorare in ambiti come il teatro e il cinema, vengono letteralmente abbandonati a loro stessi ma poi ti ritrovi su ogni programma televisivo gente che si stringe la mano e veri e propri assembramenti. Situazione ridicola!
Le tue riflessioni sono sempre molto in linea con la mia visione del mondo. Bellissimo articolo che condivido; un chiaro messaggio per tutti. Dobbiamo smetterla di preoccuparci ma tornare ad occuparci delle situazioni difficili. Solo occupandoci, infetti, potremo avanzare verso delle soluzioni. Continuando a preoccuparci non facciamo altro che congelarci nella difficoltà. Esempi, quelli da te riportati, cui ispirarci (se ispirassero anche i nostri amministratori sarebbe un importante passo avanti)
Il Covid ha portato terribili conseguenze su tutti i settori ma penso che il settore artistico sia stato quello penalizzato maggiormente ed è un peccato perchè l’Italia è patrimonio artistico e andrebbe rispettato e difeso.
Sicuramente appena si potrà il settore si riprenderà velocemente, le persone (compresa me) hanno voglia di vedere l’arte sotto tutte le sue forme!
Lo spettacolo deve continuare e dovrebbero capirlo anche in alto, speriamo che il nuovo Governo ai un po’ più collegato con la realtà. Purtroppo dobbiamo imparare a convivere con questa situazione non morire lentamente chiusi in casa, incrociamo le dita
Adoro, tutto questo. Lo spettacolo deve continuare, e sarebbe stato davvero bello avere Il Festival con gli spettatori, anche gli stessi ogni sera, che ci importava..
Io avevo un concerto l’anno scorso, spostato a quest’anno, speriamo bene, ma non ci perdiamo d’animo..
E poi mi faccio una domanda: qual è la differenza tra i cinema e i teatri da una messa in chiesa? Stasera sono andata ad un trigesimo e sono rimasta allibita. Ce n’era di gente e a mio parere anche troppa. Io non so chi faccia queste regole ma non si accorgono di quanto siano ridicole?
Sono d’accordo tutto si può fare con il buonsenso, per esempio si potrebbe andare al cinema, ed evitare però di prendere l’aereo per il Brasile importando in Italia la variante brasiliana, come è successo qui in Abruzzo per colpa di alcuni pagano tutti, ed ora ci sono le microzone rosse, si potrebbe andare a pranzo o a cena, nel rispetto delle norme e restare a casa, in caso in cui abbiamo preso il raffreddore, invece di andarcene in girio a starnutire in faccia alla gente. Il problema è che a nessuno sta bene nulla, perciò le cose vanno male si apre un po’, le cose ricominciano ad andare un po’ bene apriamo un altro po’, con questo altalena non si va da nessuna parte, le imprese chiudono, la cultura piange, il turimo piange, perchè purtroppo non abbiamo e ne avremo mai i ristori adeguati, ed è davvero uno spreco noi abbiamo tanta cultura da riempire dentro e fuori l’Italia, peccato che non abbiamo nessuno in grado di dare il giusto valore alle cose, vero lo spettacolo deve continuare, così come il Sole si leva e si abbassa al tramonto, spero che il suo grido maestro sia di stimolo per molti.
A nessuno sta bene nulla. Però gli sta bene ammalarsi, tanto è solo febbre, se ne fotte di andare a ingolfare ulteriormente il sistema sanitario (anche i medici di base non sono messi bene) e ha la malattia pagata.
Io ho due biglietti di due concerti, in stallo dall’anno scorso. Aspetto fino alla primavera ma se non vedo un minimo di cambiamento cercherò un modo per farmeli rimborsare perché ho poca fiducia che si facciano anche quest’anno.
Queste sono davvero ottime iniziative. Come giustamente scrivi tu, ci sono settori massacrati da questa pandemia e il turismo purtroppo è uno di questi.
Questa pandemia ha messo in ginocchio tantissimi settori, sarà che io mi trovo in zona rossa ma non riesco ad essere positiva, sembra quasi che non si veda mai la fine a questo problema.
Il settore dello spettacolo è sicuramente che a lungo andare ne sta soffrendo di più, come le palestre ecc.
Il settore dell’intrattenimento è davvero a rischio in quest’ultimo periodo ed ogni iniziativa che lo promuova è davvero ottima. L’ultima tra l’altro è quella che preferisco, anch’io voglio vedere il photoshoot completo!
Il settore dell’intrattenimento è stato lasciato allo sbaraglio come se non fosse un bisogno primario, come se le persone che lavarono non ci guadagnano nulla. Questa cosa mi ha urtato e dispiaciuto allo stesso tempo, attendo l’intero set fotografico!
Mi trovi completamente d’accordo, la figlia di mia cugina suonava il violoncello in un’orchestra ed è ferma ormai da mesi, senza un centesimo se non i primi “ristori” durante il lockdown. Dobbiamo riaprire attività, cinema, teatri… la vita deve riprendere! In bocca al lupo a Sabrina e Luigi!
E’ davvero un peccato che lo spettacolo si sia dovuto fermare per così tanto tempo, e chissà quando potrà tornare a lavorare!
Triste constatare che sono stati definiti “non essenziali” dei settori che fatturavano. Ipocrita leggere che in pandemia salgono situazioni di depressione e nevrosi. Sono dell’opinione che le due cose siano collegate. Siamo arrivati all’estremo del “nasci, produci, muori”. L’azienda considerata essenziale ha l’opportunità di mettere in campo tutta una serie di azioni per continuare la produzione (attenzione: non scrivo di far lavorare le persone, perché ovviamente l’attenzione è solo sul guadagno dell’imprenditore di turno), mentre altri settori non solo sono messi alla fame, ma impediscono a noi che lavoriamo un momento di svago che mai come in questo periodo sarebbe importante. Ovviamente con tutte le misure di sicurezza del caso.
Finché nella percezione comune un cinema è prima di tutto un luogo di svago e, solo dopo, un luogo di lavoro, oppure un congresso è quattro ore di evento e, solo dopo, quattro mesi di lavoro, non ne veniamo fuori.
Tantissimi settori sono stati lasciati indietro, molte ditte non si rialzeranno più dopo questa pandemia e molti del mondo dell’intrattenimento sono tra questi. Si spera sempre nel meglio, ma non vedo molto rosea questa situazione.
Trovo assurdo che il settore “spettacolo” con i suoi protagonisti e le sue maestranze sia fermo. Con le dovute precauzioni, è possibile usufruire dell’atmosfera di un teatro o del cinema.
Maria Domenica
Ho delle amiche attrici davvero messe in ginocchio, come due conoscenti con scuole di danza, o palestre che stanno chiudendo. Assurdo che ci siano settori completamente dimenticati così mentre sia possibile ammassarsi in chiesa o davanti le scuole!
Ho lavorato per anni nel mondo dello spettacolo e parecchi tra i miei amici più cari (alcuni “famosi”) si trovano ad annaspare nella disoccupazione. Chi negli anni ha potuto guadagnare abbastanza si sta cavando, ma gli altri sono ridotti alla miseria. I teatri potrebbero aprire tranquillamente con tutte le misure di sicurezza
Effettivamente ci sono settori completamente abbandonati. Io con mio marito lavoro nel turismo e in un anno abbiamo lavorato solo due mesi. È davvero dura. Ci siamo inventati l’Azienda agricola per vendere l’olio che produciamo on line ma non basta. Speriamo che con i vaccini e la bella stagione che sta arrivando la situazione migliori per tutti.
Sfondi una porta aperta io ho un’attività di uno dei settori colpiti maggiormente, perché ritenuti non indispensabili, che se poi andiamo a vedere il pil che produce e a quanta gente dà lavoro, be’ parliamone…. E quindi non posso che essere solidale con questo settore e comprendere le enormi difficoltà e l’ingiustizia… E grazie per aver ricordato i Queen e Freddie Mercury
Grazie a te e occhio al prossimo articolo!
Come si dice The show must go on e in questo momento per fare spettacolo bisogna ingegnarsi e essere alternativi… è un momento difficile ma passerà!
La pandemia e il continuo terrorismo mentale quotidiano ha distrutto ogni tipo di divertimento. Il cinema e il turismo sono quelli che mi mancano maggiormente oltre alla palestra. Speriamo che si riprenda preso
Come dicevo con Marlene, spettacolo, eventi e turismo sono necessari, sì, per chi ne usufruisce e si diverte, ma in primis per chi ci lavora.
Ci sono migliaia di famiglie dietro i lavoratori dello spettacolo, e non solo, che attendono una risposta da mesi. Spero che il nuovo governo ponga la massima attenzione a questo settore di cui abbiamo davvero bisogno. Oggi più che mai!