Tran tran, tartan!
Buon anno! Vediamo un pò come andrà quest’anno. Intanto io sono ancora per lo più in pigiama e quando va meglio in tuta.
Volente o nolente, il trend casalingo va per la maggiore. Non per questo le collezioni e le tendenze si fermano, anzi, pur auspicando un veloce ritorno alle occasioni sociali, assecondano una nuova ondata di intimità domestica e rassicurante.
Cosa c’è di più rassicurante di un plaid o una tovaglia tartan?
O di un Timothée Chalamet così su GQ USA di novembre?
Eh sì, il romantico cover boy allevia le frustrazioni del periodo poco spensierato e fa tendenza. Inutile dire che il potere seducente del camicione da boscaiolo era già evidente (anche all’altro cover boy francese, Louis Garrel) durante la promozione del film Piccole donne l’anno scorso a Parigi:
Andiamo sul sicuro allora. Ben vengano certi ritorni (e bonazzi!): rieccoli i mitici quadrettoni, non solo su camicie, ma anche su pantaloni, giacche e cappotti. Il motivo scozzese si conferma must have del nostro gusto, in casa e fuori casa.
Il tartan che ci piace
Non volevo ammetterlo, o meglio, lo davo per scontato, invece il tartan, pur ben presente e radicato nell’immaginario collettivo, è un’interessantissima e inesauribile fonte d’ispirazione. L’intramontabile pattern con effetti cromatici diversi è costantemente reinterpretato in diverse versioni, per la moda, ma anche per l’arredo:
Come nella dimensione più domestica (non solo per pigiami!), i temi a incroci di linee e quadrati colorati, trovano soluzioni che spaziano dagli accessori ai tessili, dai tappeti ai cuscini e piumoni, anche nel guardaroba il tartan è un evergreen.
Potete non amare l’animalier, ma almeno una gonna (anche vintage o rivisitata) o una sciarpa quadrettata multicolor ce l’avete anche voi. Ne sono sicura.
E sono sicura anche che l’effetto che vi fa è confortante. Non vi porta un pò ad un’atmosfera rilassata, d’ispirazione rurale, tipica del Nord Europa, ma anche del Nord America?
Tornando a GQ, il magazine americano non sceglie a caso il mio golden boy di Hollywood preferito, Timothée Chalamet (mentre la versione italiana dedica il numero al figone nostrano Luca Marinelli). Il servizio fotografico di Renell Medrano (e una lunga intervista) è da urlo e ci immerge immediatamente in una sexissima e avvolgente atmosfera country house. Gustatevi il video per entrare nel mood:
Ma lo stile ritirato delle passeggiate tra i boschi, dei salti tra i sassi del letto di un ruscello e del caldo di una casa immersa nella natura non è l’unica suggestione del tartan.
Un capo di questo tipo non è unilateralmente riconducibile a un certo stile o outfit perchè la vocazione è classica, ma anche il suo contrario. Storicamente il motivo tartan è stato status symbol dell’alta società scozzese, ma anche indumento rock, emblema di ribellione.
Declinazioni di un motivo iconico
Sulle passerelle AI 20/21 i riferimenti al Made in Scozia, ma anche al Principe di Galles e al vichy, trovano versioni estremamente creative. I cappotti a quadri stile plaid sono mixati a pantaloni a fantasia tartan. La tendenza check gioca tra colori, texture, stampe e consistenze diverse.
Burberry deve tutto al motivo scozzese: emblematico, dagli anni ’20, il tipico Burberry Check nella fodera dei suoi impermeabili. Il brand inglese oggi sa rimanere tradizionale, femminile e bon ton e allo stesso tempo sa essere protagonista della scena fashion contemporanea:
Per la dissidente Vivienne Westwood invece, il più inglese dei tessuti è dissacrato, strappato, esagerato. I suoi look ribelli dalle silhouette indefinite e contorte, attraverso inusuali cuciture anche su gonne e kilt tartan trasfigurati, sono tutt’oggi interpretazioni sovversive della tipica cultura british:
Scusate se è poco, ma proprio il significato stilistico del lavoro della Westwood negli anni ’70 ha contribuito alla nascita del movimento punk. Così come i camicioni a quadri dei Nirvana negli anni ’90 hanno contribuito alla nascita del grunge.
L’identità culturale di questo tessuto simbolico continua a prestarsi a diverse versioni.
Anche da Dior non manca il tartan, interpretato sia su abiti sexy, che su completi più austeri e ponchi. Alla settimana della moda parigina Maria Grazia Chiuri ha voluto rappresentare tutti i tipi di donna, anzi, ha riprodotto una variegata manifestazione femminista degli anni ’70 dal sapore #metoo:
Colgo l’occasione per ricordare Kenzo, scomparso a causa del coronavirus il 4 ottobre, proprio durante la Paris Fashion Week PE 2021.
Lo stile unico dello stilista giapponese Kenzo Takada è inconfondibile. E’ stato il primo designer ad aver portato la moda nipponica a Parigi. Suo il visionario Flower Power: gli stampati floreali che coniugano meravigliosamente l’estetica orientale con l’alta moda occidentale.
Sayōnara masutā.
(D. B.)
Devo ammettere che sì, questo stile è davvero molto glamour e molto da me, anche! Grazie <3
Wow ne sai veramente tanto di moda volevo farti due domande: che libri di moda potrei leggere? Ma la gonna in tartan sarà quindi un must have ufficiale del 2021? Grazie
Grazie a te.
Certo, una gonna, un cappotto, un pantalone, qualsiasi cosa in tartan sono must have super ufficiali!
Per i libri sulla moda mi affido a Vogue “I migliori 8 libri sulla moda da regalare a Natale | Vogue Italia” https://www.vogue.it/news/article/migliori-libri-moda-regali-natale-2019?utm_source=google&utm_medium=cpc&utm_campaign=paid-DSA&gclid=CjwKCAiAudD_BRBXEiwAudakXxhSyTSvTPA82PzbsWxmymhyRywPuF4r5_Vdj-2GDfz2mY3FyO7LnBoCqE8QAvD_BwE
Bellissimo articolo, da grunger, ovviamente, amo tantissimo il tartan alla Westwood. Molto interessante il riferimento ai tessili per la casa! Ho apprezzato molto il ricordo del mio amato Kenzo Takada
Grazie, un tulipano per te
Beh che dire ?! Daiana è una garanzia. L’ho conosciuta e ho condiviso con lei una splendida iniziativa. Semmai ci sarà modo di tornare a lavorare dal vivo ai miei eventi spero davvero di lavorarci insieme! E questa volta non si smentisce assolutamente!!! Buon 2021!!
Ciao Sabrina! Grazie e Buon Anno!
Come hai scritto all’inizio del post, è vero che ormai siamo più in pigiama e tuta che altro, ma come rinunciare alla fantasia tartan?
Ho trovato dei pigiami con i pantaloni in tartan super carini. E non me li sono fatta sfuggire.
Il tartan è come il nero sta bene ovunque, ma non tutti lo amano per esempio mia madre lo odia, tutto l’opposto di me, che invece vorrei un intero armadio in stile tartan e in ogni sfumatura possibile, come non apprezzarlo con quei toni caldi e rassicuranti che mette anche un po’ di nostalgia sa di un’altra epoca, molto scozzese direi elegante come poche altre cose, con un tartan ti puoi distinguere, mi piace l’articolo.
Ho una solo camicia Tartan che indosso quando fa freddissimo perché é di flanella, ma devo ammettere che non sono un grande fan di questo motivo, soprattutto per l’arredamento sul vestiario, li dipende molto da qunto sono grandi i quadretti, quando solo veramente grandi, a me ricordano le tovaglie delle vecchie trattorie e non mi fanno impazzire, ma se sono più piccoli e fitti allora mi piace di più.
Il tartan mi fa venire in mente subito un’immagine: camino, baita in montagna e cioccolata calda! Adoro anche Timothée, una certezza in ogni tuo articolo
Grazie, ahah, si nota, sì, la certezza? ❤️
Belle fantasie!
Io vivo in Scozia e la cosa che mi piace di piu’ e’ la generosita’ con cui ci invitano ad usare i tartan delle loro famiglie. 🙂
Ho un cappottino Tartan mezza stagione che adoro e qualche camicia, per l’arredamento non mi fa impazzire. Ma per l’abbigliamento (poi molto dipende anche dai colori) mi piace. La camicia che hai in dosso te ad esempio mi piace tantissimo, correi comprarla pure io una così
quadri, quadri, fortissimamente quadri!!! Va beh tartan! Sarà ma per un periodo sono impazzito per indossare qualsiasi cosa con questo motivo e se devo tirarlo nuovamente fuori perchè torna di moda…benvengaa!!!!!
Il tartan per me è sempre stato parte integrante di un look british dalle note grounge ed ann’90 o per lo meno io la penso e la vedo così… lo indosso in questo modo e lo amo!
Il Tartan é una tinta che amo molto per l’arredamento della casa, per le coperte o tovaglie. Decisamente meno per quanto riguarda l’abbigliamento.
In questo periodo dove stiamo praticamente sempre a casa in tuta o pigiama, sembra quasi impossibile pensare ad indossare qualcosa di diverso… Sperando di tornare presto alla normalità, adoro il tartan e mi piace tantissimo sulle altre persone. Su di me ci vedo bene qualche particolare, come una sciarpa o una minigonna… Che ne dici?
Io amo il tartan: d’altronde ho sciarpe e gonne che riprendono proprio questa fantasia. La trovo elegante ma allo stesso tempo pratica, quindi perfetta per moltissimi outfit.
Maria Domenica
Meraviglioso il tartan – così come Timothée Chalamet. Un capo molto pratico che è possibile declinare in tantissimi modi senza “impegnarsi” più di tanto. Fa piacere stia ritornando in auge.
Il tartan è un must have soprattutto per le stagioni autunno-inverno secondo me. Non mi piace moltissimo nei pezzi di arredamento però nel vestiario un capo tartan fa sempre glamour e grande classico.
Ormai il tartan d’inverno è sempre un must sia nell’abbigliamento che nei complementi d’arredo per la casa e poi fa subito calore e famiglia.
Ciao il tartan torna di nuovo e sempre di moda ogni anno, fa tanto di campagna e relax
Io ho sempre adorato il tartan, soprattutto nell’abbigliamento, camicie e pantaloni non mancano nel mio guardaroba!
E’ uno stile che mi piace tanto, ho delle bellissime camicie che utilizzo con salopette e scarponi.
Ho riscoperto il tartan da qualche mese ed ora è un mai-pi-senza per i miei outfit invernali ed autunnali!
….ma come facevo prima?????